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Laboratorio didattico

Licia Landi
licialandi@tin.it

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Vengono qui presentati alcuni progetti che rispecchiano fasi significative dell'attività didattica svolta nelle classi I, II e III D del Liceo Classico S. Maffei di Verona, durante gli anni scolastici '97-'98, '98-'99 e '99-'00. Si tratta di ipertesti, pensati e "scritti" per la Rete, che si collegano anche ad altre risorse presenti in Internet.

Essi sono stati costruiti secondo il criterio associativo, che è alla base dell' ipertestualità, e la navigazione è possibile solo seguendo i links. 
Non sono tesine nozionistiche, ma "ipertesti di classe", formati da ciò che le classi hanno prodotto collaborativamente (relazioni, sintesi critiche, schede analitiche etc.) e dai 'materiali' oggetto di studio, e riflettono sia il processo di apprendimento di studenti attivamente coinvolti, sia una nuova didattica che è progettualità insieme agli alunni.

Il primo lavoro "La idealizzazione del personaggio nell’arte e nella letteratura umanistico-rinascimentale: il caso di Federico di Montefeltro" è stato suggerito dalla lettura di passi tratti da "Il Cortegiano" di Castiglione e ha successivamente riguardato i testi di altri autori coevi, arricchendosi, via via, anche di riferimenti filosofici, artistici e letterari classici. Il commento musicale è strettamente collegato al periodo trattato e alle suggestioni letterarie (vedi, p.es., Il Cortegiano, 2,35: "E cantandosi pur in presenzia della signora Duchessa un mottetto, non piacque mai ne' fu estimato per bono, fin che' non si seppe che quella era composizion di Josquin de Pris. Ma che più chiaro segno volete voi della forza della opinione? "). Il logo dell'ipertesto è opera originale di un'alunna.

costruzione della mappa concettuale

Costruzione della mappa concettuale - Classe II D ('97-'98)


L’ipermedia “Infusi letterari”, è un progetto su “La Mandragola” di Machiavelli della II D ('98-'99), costituito da tre “laboratori” (la didattica è diventata un vero e proprio laboratorio): letterario (studio semiologico del testo), culturale (ricerca di testi latini e greci che riguardano la mandragora e il tema del “farmakon”) e teatrale (studio dei codici della comunicazione teatrale).
Questa esperienza ha favorito la creatività dei ragazzi, che hanno eseguito le musiche, disegnato costumi e scenografie, scritto le didascalie e realizzato le riprese di alcune parti recitate, e ha stimolato un apprendimento indipendente e originale che coinvolge diverse capacità percettive e differenti atteggiamenti cognitivi.

L'ipertesto "Lacrime di poesia: dolore, gloria e poesia ne "I sepolcri" di Ugo Foscolo e ne "Le Troiane" di Euripide" è il risultato di un percorso di ricerca della classe III D ('99-'00) riguardante l’ipersegno poetico “Dei Sepolcri” nei suoi rapporti con altra produzione dell'autore (intertestualità interna), con testi di altri autori (intertestualità esterna) e con l' extratesto. Il sentimento doloroso esistenziale e l'aspirazione alla gloria eterna cantati ne "I Sepolcri" sono stati confrontati con i paradigmi mitici di sofferenza e d' immortalità de "Le Troiane" di Euripide. 

Il quarto lavoro "Il saggio e il tempo" si è sviluppato come ricostruzione dell'impianto strutturale del "De brevitate vitae" di Seneca e come riconoscimento di temi topici; il criterio associativo proprio dell'ipertestualità, attraverso i links, evidenzia la peculiarità della "scrittura" senecana che, tesa alla ricerca dell'espressione concisamente epigrammatica, attribuisce a una medesima parola, nello stesso contesto, rilievo sia stilistico, sia lessicale (vedi, per es, il linguaggio tecnico nelle metafore), sia concettuale. Tutte le traduzioni sono state eseguite dagli alunni.

Il progetto è citato e presentato come esempio didattico da Citti, F. e Neri, C., Seneca nel Novecento: alcuni sondaggi in Seneca nella coscienza dell’Europa, a cura di I. Dionigi, Milano 1999, p.402

 

classe III D

Licia Landi con la classe III D ('97-'98)

 

Il progetto "Catullo: amore e poesia" rispecchia le strategie d'approccio e il metodo di lettura e d'analisi seguito dalla classe I D ('98-'99). Il lavoro intende anche mostrare come lo studio della letteratura antica possa essere vantaggiosamente arricchito e allargato sulla base di direttrici che riguardano, per esempio, la storia della mentalità e del costume, la vita quotidiana etc. Tutte le traduzioni sono state eseguite dagli alunni.
La classe ha realizzato una versione dell'ipertesto in Inglese, intendendo così contribuire alla creazione di risorse comuni di conoscenza.

Per tutti i progetti ci siamo avvalsi di basi di dati testuali in formato elettronico e di software specifico per l’analisi dei testi e per concordanze dinamiche.

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Ma che cosa pensano i ragazzi dell'esperienza della progettazione e della costruzione di un ipertesto? E' possibile saperlo, leggendo il resoconto scritto in occasione del Convegno internazionale "L'uso dell'informatica nell' insegnamento delle lingue classiche" (Verona, 7-8 Giugno 1997) dalle alunne della III L, autrici, nell' A.S. 96-97, dell'ipertesto "La nascita della poesia moderna", pubblicato nel Cd-Rom "Il vizio di leggere", realizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione nell'ambito del piano per la promozione della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado.

 

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