PROVE GENERALI DI MULTIDISCIPLINARITA’: L’IPERTESTO “IL CASO DI FEDERICO DA MONTEFELTRO”*di Licia Landi  (docente del Liceo Classico “S. Maffei” di Verona)
* articolo pubblicato nel numero di giugno 1999 della rivista Quipo Web

Il superamento delle tradizionali partizioni disciplinari è, sicuramente, uno degli obiettivi più significativi che la nuova scuola deve conseguire. L’insegnamento-apprendimento deve essere “organizzato per temi, alla cui elaborazione concorrano diversi settori culturali, e in cui l’analisi dei contenuti specifici sia accompagnata ed arricchita da aspetti storico-epistemologici e tecnico-applicativi, in modo da dare una chiara percezione di quanto sia oggi essenziale per la risoluzione di problemi complessi un approccio multidisciplinare integrato”1.

I saperi trasversali e i collegamenti fra le diverse aree permettono ai discenti di sperimentare nuovi percorsi di ricerca e originali approcci alla conoscenza , ma, per scongiurare il pericolo del possibile disorientamento e la tentazione di approssimazioni o di eccessive semplificazioni, è necessario che i metodi siano rigorosi e che dai docenti vengano predisposte attività che consentano agli studenti di acquisire la consapevolezza metacognitiva 2 e metacomunicativa. Solo dopo la fase propedeutica si può procedere alla fase operativa, nella quale l’elaborazione ipertestuale contribuisce a creare le condizioni favorevoli per un processo dinamico d’apprendimento.

A questo proposito, riferirò l’esperienza della  progettazione e della costruzione dell’ipertesto “L’idealizzazione del personaggio nella letteratura e nell’arte umanistico-rinascimentale: il caso di Federico da Montefeltro”, compiuta insieme alla mia classe II liceo Classico3.

La spontanea curiosità degli studenti, durante le lezioni di Italiano, mi ha dato l’opportunità di “uscire” (non in modo sporadico) dal rigido binario del curricolo disciplinare per ricercare, insieme e con la collaborazione di altri colleghi della sezione, informazioni e documentazioni mirate alla pianificazione di un percorso di studio multidisciplinare.

L’occasione è stata offerta dalla lettura in classe dei capitoli iniziali del “Cortegiano” di Baldesar Castiglione. L’esaltazione del sito geografico di Urbino e l’elogio di Federico da Montefeltro hanno suscitato negli studenti degli interrogativi circa la reale consistenza delle virtù attribuite al duca e hanno stimolato un confronto critico con altre testimonianze coeve e con gli ideali di formazione umana che si affermarono in Italia durante tutto il ‘400.

Dapprima, gli alunni (anche, con l’ausilio di basi di dati testuali in formato elettronico) hanno individuato gli altri passi del “Cortegiano” che riguardavano Federico da Montefeltro, poi,  hanno stilato una bibliografia di testi quattro-cinquecenteschi e, divisisi i compiti, hanno proceduto alla lettura e alla schedatura di quelli reperiti presso la Biblioteca Civica di Verona (Vespasiano da Bisticci, Vita di Federico da Montefeltro; Bernardino Baldi, Vita e fatti di Federico da Montefeltro, Duca d’Urbino; Giovanni Santi, Historie de le guerre d’Italia nel tempo di PP. Pio et Paolo del 1478 in versi; Marsilio Ficino, Apologus al De Regno di Platone; Pierantonio Paltroni, Commentari della vita et gesti dell’ illustrissimo Federico duca d’Urbino). Contemporaneamente, gli studenti si sono impegnati nello studio dell’iconografia federiciana (le tele di Pedro Berruguete e di Piero della Francesca), della complessa, ma omogenea, struttura del Palazzo urbinate, “una città in forma de palazzo4“, secondo la celebre definizione del Castiglione, e, soprattutto, di alcuni ambienti che lo compongono, come lo studiolo e la biblioteca, trasposizioni degli ideali etici e intellettuali di Federico.

I risultati dei diversi percorsi di ricerca sono stati discussi in classe e approfonditi mediante confronti con passi scelti da testi filosofici riguardanti la concezione umanistica dell’uomo, la vita contemplativa contrapposta alla vita attiva (Umanesimo civile fiorentino e Neoplatonismo) e i grandi temi dell’immaginario umanistico, quali la gloria e l’esaltazione dell’individuo e del suo potere. Altre comparazioni sono state istituite con i testi degli autori latini e greci, fino a quel momento studiati (Platone, Sallustio e Cicerone), che trattavano il tema dell’otium e del negotium, della theoria e della praxis, e con le testimonianze storiche.

Dall’esame delle risorse selezionate è risultato che Federico da Montefeltro aspirò a rappresentare se stesso e la propria corte come incarnazione dell’equilibrio e della complementarità tra “vita attiva” e “vita contemplativa” e che le fonti coeve sono concordi nel magnificarlo come esemplare perfetto di operose virtù politiche e militari, di raffinate qualità intellettuali e degno modello della formazione umanistica dell’uomo integrale.

Tutti i materiali oggetto di studio e le relazioni, le sintesi critiche e le schede analitiche elaborate dalla classe sono state organizzate in forma ipertestuale e collegate da links, secondo una mappa di navigazione progettata dagli alunni.

Il commento musicale e’ strettamente collegato al periodo trattato e alle suggestioni letterarie (“E cantandosi pur in presenzia della signora Duchessa un mottetto, non piacque mai ne’ fu estimato per bono, fin che’ non si seppe che quella era composizion di Josquin de Pris. Ma che piu’ chiaro segno volete voi della forza della opinione?” 5) e il logo dell’ipertesto è creazione originale di una studentessa.

L’ipertesto, corredato di una apposita sezione collegata a specifiche risorse presenti in Internet, è attualmente visitabile all’URL https://www.licialandi.com .

1 I contenuti essenziali per la formazione di base (marzo 1998). Il documento è disponibile presso:  http://www.edscuola.com

2 Landi, L. (1998), La scuola senza pareti. Come cambia la didattica nell’era telematica, in Atti del Convegno NIR-IT ’98 “Didattica, Societa’, Cultura, Mercato: le nuove frontiere di Internet”, Milano: http://www.cilea.it/nir-it/ . Articolo pubblicato nel CD-Rom n. 10 di PC Interactive – Mondadori (giugno 1998) e nel n. 1 della rivista “QUIPO WEB” (marzo 1998), pp. 14-20

3 Classe II D del Liceo Classico “Scipione Maffei” di Verona, (anno scolastico 1997-1998)

4 Castiglione, B., Il Cortegiano, 1,2

5 Castiglione, B., Il Cortegiano, 2,35