#Amare o fingere di amare?

Nel #Simposio di #Platone la vera e propria tensione amorosa è quella verso la bellezza in sé. L’#amore #romantico invece rimane coniazione recente.

Nicla Vassallo (Il Sole 24Ore Domenica 13/12/15)

Dando per scontato che esistono differenti tipi d’amore – per esempio, l’amore per il mare non presenta le medesime caratteristiche dell’amore per il proprio partner, o che l’infatuazione non è amore – di amore si parla da sempre, e chi ha letto il Simposio di Platone sa che la vera e propria tensione amorosa è quella verso la bellezza in sé. Il prevalere dell’amore romantico, invece, se non in casi particolari, rimane coniazione recente, e non sempre preponderante, basti ricordare che ancor oggi si può scegliere il proprio partner sulla base del suo stato socio-economico, al fine di incrementare il proprio, oppure per evitare la propria solitudine, oppure occasionalmente per mero stimolo a placare le proprie angosce. Scelte di questo tipo contengono una sorta di razionalità strumentale, un calcolo, un’etica della convenienza, in cui forse non si sa chi scegliere di amare (o chi fingere di amare?).

Nell’amore romantico, invece, possiamo scegliere chi amare, sulla base di che cosa e in virtù di quale razionalità? Emozione complessa o complesso di emozioni, e molto di più, non certo e non solo complesso di attrazioni, questo amore, dettato dall’etica della convinzione, ci mette spesso a dura prova quando cessa o quando ci si ritrova a provare contemporaneamente amore anche per qualche altra persona. E il concetto d’amore romantico non risulta affatto semplice da comprendere, cosicché, la sua spiegazione/giustificazione filosofica necessita dell’appello alla psicologia, alla psicoanalisi e alle neuroscienze, come ci mostra, con chiarezza Berit Brogaard, nel suo On Romantic Love, saggio accessibile e completo al contempo, nelle tematiche affrontate, pure nel suo sottolineare semplici realtà quotidiane: l’amore romantico presenta aspetti razionali e irrazionali, a volte addirittura inconsapevoli, può manifestarsi e svilupparsi con gradualità, e consente, nel corso della nostra esistenza, di comprendere che si ama (o si è amata) una persona più di un’altra, e che, in fondo, è amore che si realizza realmente in poche occasioni, in cui i “giochi” dei cuori infranti, del possesso e delle ossessioni dovrebbero, a mio avviso, rimanere sempre in secondo piano, se non addirittura accantonati.

Prima di comprendere il concetto di amore romantico, occorrerebbe tuttavia comprendere il concetto di amore in sé, e in ciò ci soccorre Ronald de Sousa con Love, un volumetto che fa parte della fortunata collana “A Very Short Introduction” della Oxford. E ci soccorre in diversi modi: con un riassunto veloce, eppure efficace di riflessioni sull’amore negli ultimi duemila anni, con l’insistenza sull’amore erotico, equiparato all’amore romantico, un amore erotico celebrato dai tempi antichi attraverso gli episodi esistenziali più eclatanti, che dona significato alla vita e al contempo riesce a condurre alla morte. Ma, oggi, filosoficamente, cosa intendiamo per “eros”? Mero desiderio sessuale spassionato per una o più persone? Oppure, amore del desiderio, e quindi amore egoistico, egocentrico, narcisistico? Benché necessario, il desiderio sessuale non può essere sufficiente all’eros nel caso in cui amiamo una persona per la bellezza della sua anima, ricercando assieme la bellezza, una ricerca che non può terminare, se di reale ricerca si tratta, e che può concretizzarsi (anche se oggi dirlo pare antiquato) nell’amore perenne. Senza dimenticare che le scienze hanno da dirci molto in proposito, Ronald de Sousa si domanda, tra l’altro, perché si ama un’altra persona: per la sua bellezza, per la sua bontà, per la tua eticità, o per altre sue qualità (dolcezza, intimità, profondità)? O mi chiedo io per una questione di “affinità elettive”? E mi domando pure se occorre sapere su cosa si erge l’amore per sapere amare. Proviamo a rispondere che non occorre saperlo: sarebbe come dire che non occorre sapere cosa sono due sci per saper sciare.

http://www.niclavassallo.net; http://unige-it.academia.edu/NiclaVassallo © RIPRODUZIONE RISERVATA

Berit Brogaard, On romantic love, Oxford University Press, Oxford,

pagg. 288, £ 14.99;

Ronald de Sousa, Love, Oxford University Press, New York,

pagg. 152, $ 11.35

Nicla Vassallo

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