Si è svolto venerdì 21 settembre scorso, alla Spezia presso il museo etnografico e diocesano, l’incontro COSì PARLO’ L’UOMO ANTICO, relatore Paolo Bertini.

L’incontro, organizzato dal museo stesso e dalla “Dante Alighieri” della Spezia, ha presentato prima le contraddizioni tra la linea tradizionale, “genealogica” dell’indoeuropeismo ( ancora accolta in tanti libri scolastici e pubblicazioni universitarie), alla luce di altre pubblicazioni sia di buona divulgazione (enciclopedia Treccani) sia di ricercatori di fama;hHa proseguito ripassando la reale datazione incontrovertibile (non dedotta) possibile per i più antichi documenti di Avestico e Sanscrito) e mostrando come le peculiarità fonetiche e grammaticali attribuite all’indoeuropeo siano in parte attribuite da studi comprovati (si veda tra gli altri G.Garbini, O.Durand: “Introduzione alle lingue semitiche”, 1994) anche ad altri gruppi linguistici; è terminato proponendo numerosi semi tratti dal dizionario di ebraico biblico di Luis A. Schoekel confrontati con evidenza con semi di lingue “indoeuropee”.

Il persistere della vecchia posizione “genetica” per l’indoeuropeo nella scuola e nell’università presenta il pericolo di confondere l’ermeneutica e l’ideologia (attività peraltro indispensabili e – se usate democraticamente – utili all’uomo) con la scienza linguistica considerata nei suoi aspetti reali sia fonici e morfologici, sia sociali. una scena che richiede costantemente – come la fisica o la medicina – teorie e misurazioni a confronto.

All’incontro hanno partecipato circa 60 persone; ai docenti e agli studenti presenti (circa un terzo del pubblico) è stato rilasciato attestato di partecipazione, grazie all’approvazione del MIUR-Liguria

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